L’adozione di un software per il customer service nella ristorazione può essere la soluzione a molti dei problemi più comuni del settore.
Non solo: può aprire nuove strade e nuove opportunità di business, e può determinare un miglioramento fondamentale in termini di efficienza dei processi aziendali.
In questo articolo proponiamo una panoramica sui problemi trasversali del customer service per la ristorazione e analizziamo alcune soluzioni basate sulle tecnologie IT.
La maggior parte delle aziende produttrici di articoli e tecnologie per la ristorazione sono PMI con un ottimo know-how, con la capacità di realizzare prodotti ad alte prestazioni e con un modello di vendita che si appoggia quasi sempre a uno o più rivenditori.
Il ruolo dei rivenditori è quindi molto importante, in quanto distribuiscono i prodotti dell’azienda nel territorio. Ma è proprio in questo punto della filiera che si presentano delle criticità: parliamo infatti di rivenditori commerciali, non rivenditori tecnici.
Alcuni di questi rivenditori hanno anche competenze tecniche (più o meno approfondite), ma gestiscono al più il primo intervento di assistenza richiesto dal cliente finale; in molti altri casi, il rivenditore si occupa della vendita ma non del customer service.
In entrambi i casi, l’azienda produttrice deve organizzarsi per fornire assistenza al cliente finale. E deve organizzarsi nel modo giusto…
Partiamo da un dato oggettivo: un’azienda attiva nel mercato della ristorazione non può permettersi di non garantire il customer service.
Si parla infatti di un mercato in cui il cliente finale lavora in “rush hour”, con picchi di lavoro concentrati in 2-3 ore. In questi scenari, i macchinari devono assicurare i massimi standard di efficienza, perché un malfunzionamento anche lieve può generare rallentamenti importanti.
E per quanto i rivenditori dei prodotti siano solidi e affidabili, il brand che il cliente finale vede sui macchinari che usa è uno solo: di conseguenza, il customer service è strumentale per far crescere il brand.
Il customer service management è visto come un “male necessario” da moltissimi imprenditori, soprattutto da coloro che dirigono imprese di piccole dimensioni. Ma con il giusto approccio - e i giusti strumenti - è possibile attivare un servizio clienti performante e ottimizzato, usando le risorse a disposizione.
Nella nostra esperienza, abbiamo visto in prima persona come le giuste tecnologie IT aprano la strada a opportunità molto interessanti: in particolare, parliamo dei software per i customer service con applicazioni IoT integrate.
Questi strumenti permettono all’azienda produttrice di organizzare gli interventi di customer service con il cliente finale, sollevando il rivenditore da ogni incombenza.
Grazie all’IoT diventa possibile raccogliere informazioni direttamente dal macchinario senza il rischio di errori, ottenendo degli insight circa eventuali malfunzionamenti, su come il cliente usa il macchinario e su come migliorare il prodotto stesso.
Il software per il customer service diventa il punto di snodo delle informazioni ricevute da ogni interazione con il cliente e con i macchinari. Queste informazioni vengono raccolte, organizzate e condivise in ottica di efficienza: in questo modo il servizio di customer service può essere gestito al meglio anche da un team di pochi elementi.
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